ph. Fabio Oggero
Città di storici caffè letterari, Torino è oggi anche città del primo bar robotizzato. L’azienda tecnologica Makr Shakr ha aperto in centro, in via Carlo Alberto 11, il bar Shaker dotato di un sofisticato barista robot che può agitare, mescolare, versare per servire bevande al caffè, prendendo ordini da una app. Il progetto, sviluppato in collaborazione con Lavazza e Martini&Rossi, porta una ventata di innovazione nella cultura italiana del caffè.
Il modello adottato nel bar è Toni Compatto, caratterizzato da un braccio robotico modulare in grado di preparare oltre 60 bevande all’ora. Il suo sistema vanta un ampio menu di bevande al caffè, che vanno dal classico cappuccino all’espresso, al latte freddo o qualsiasi bevanda rinfrescante miscelata al caffè. Utilizzando una selezione di 70 bottiglie diverse sospese al soffitto del bar, Toni Compatto offre una miscela innovativa di mixology che consente ai clienti di sperimentare drink unici e personalizzati. I sensori guidano il braccio meccanico per scegliere la bottiglia corretta ed erogare la quantità precisa di ciascun ingrediente dai dosatori collegati, garantendo la precisione in ogni bevanda. Ordinare è semplice e interattivo tramite un tablet, che permette di scegliere la bevanda e seguirne l’avanzamento su un display prima di ritirarla in uno dei punti di consegna designati sul bancone.
Il bar manager garantisce che la precisione robotica sia accompagnata dal calore della presenza umana. Ogni bevanda può essere personalizzata su richiesta. Il robot assembla gli ingredienti, mentre il bar manager aggiunge il tocco finale con guarnizioni speciali come menta, rosmarino o lime per i cocktail, panna montata o cacao in polvere per le bevande a base di caffè.