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Sussurri e grida!

 
Ormai è cosa fatta, con il voto a larghissima maggioranza di Senatori e Deputati, il nuovo governo presieduto da Mario Draghi entra nel pieno delle sue funzioni.
 
È palese che tutto il comparto economico del Paese si aspetta interventi e decisioni “robuste” più in linea con il tentativo, non certo facile, di far ripartire le attività produttive e commerciali nel più breve tempo possibile.
 
Si sussurra di provvedimenti a sostegno delle categorie più colpite, dimenticando, forse, che tutte le categorie sono state colpite. Gli italiani hanno, di fatto, smesso di consumare da ormai un anno. Mica solo non andando (o non potendo) andare al ristorante a al cinema, ma praticamente quasi azzerando o riducendo al minimo tutte, proprio tutte le spese. Dalle scarpe al parrucchiere, dalle automobili ai vestiti, compreso la spesa al supermercato. Psicosi da lockdown? Veri o annunciati? Tendenza prudenziale al risparmio? Paura del contagio: non esco, non compro, non m infetto!
 
A mio modo di vedere questa situazione drammatica ha portato alla luce la verità sul fatto che il 90% di ciò che consumavamo fino a dodici mesi orsono, faceva parte della sfera del “non necessario” e del “non indispensabile”. Pericolosissimo quindi abituare il consumatore a fare a meno di qualcosa. Se si adatta a farne a meno, metabolizza che veramente ne può fare a meno e per lungo tempo!
 
Soluzioni? Tanti urlano di tutto e di più. Poche idee ma confuse. Ognuno propone la ricetta per il rilancio, puntualmente ostacolata dai pareri dei virologi, infettivologi, malatologi, espertologi, che palesano scenari da apocalisse entro una, due, tre… massimo quattro settimane. In realtà non sanno che pesci pigliare. Se poi vogliamo solo accennare alla pantomima dei vaccini… apriti cielo!  Dilettanti allo sbaraglio!
 
Ma ora fermi tutti: al “Mercante in Fiera” della pandemia ci giochiamo il Drago! Dopo di lui resta solo La Morte Nera e, al limite, Topo Gigio!
 
Franco Cesare Puglisi

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